Arbitrato Ruzzo, anche Salvi (Futuro In) invita il sindaco a dire chi paga

TERAMO – ll silenzio del sindaco Gianguido D’Alberto in risposta alle contestazioni dei consiglieri comunali di opposizione, irrita il capogruppo di Futuro In in consiglio, Maurizio Salvi. "Il sindaco deve avere il coraggio di rispondere: chi paga i 15.000 euro ai membri del Consiglio di amministrazione del Ruzzo per averli trascinati erroneamente di fronte ad un collegio arbitrale? Li pagano il Comune, e cioè i cittadini, oppure la maggioranza, che ha deciso di portare avanti questo capriccio, ritiene di accollarsi la spesa con circa 500 euro a testa per non gravare sulle tasche dei cittadini?". Secondo Salvi, contrariamente all’aver sbandierato, soltanto a parole però, la trasparenza e la democrazia partecipata, DAlberto finora ha eluso dubbi e interrogativi sollevati dall’opposizione: "A cominciare sul caso Soget per il servizio di riscossione per continuare adesso con le spese legali dell’arbitrato con la Ruzzo, il sindaco quando si trova in difficoltà, si rifugia in un silenzio indecoroso".
L’invito che arriva da Salvi è quello di "scusarsi per un momento di nervosismo ed interrompere un contenzioso destinato a pesare ulteriormente sul bilancio e quindi sui cittadini, oppure, al limite, proseguirlo a spese proprie". In ogni caso non è più tollerabile "l’atteggiamento spocchioso ed arrogante della non risposta, nella speranza che cali il silenzio su un errore davvero imbarazzante, e su una guerra personale contro un Ente che sta lavorando molto bene, con un largo consenso dei Sindaci, e che sta realmente mettendo riparo a tanti errori fatti in un passato tristemente noto". E annuncia un ostruzionismo a colpi di interrogazioni ed interpellanze. "per fare in modo di ottenere risposte, e di farle conoscere a tutti i cittadini".